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Acquedotto Pugliese, approvato il bilancio 2016: i ricavi salgono a 550 mln di euro

La Redazione
La sede dell'Acquedotto Pugliese a Bari.
Bilancio di sostenibilità: il valore aggiunto globale lordo supera i 250 milioni di euro.
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L’Assemblea dei soci di Acquedotto Pugliese SpA ha approvato il bilancio civilistico, il bilancio consolidato del gruppo e il bilancio di sostenibilità al 31 dicembre 2016.

Il bilancio consolidato 2016 presenta ricavi per 550 milioni di euro e Margine Operativo Lordo per 185 milioni di euro. L’utile Netto raggiunge i 16 milioni di euro.

Dati che testimoniano una realtà solida e in crescita, nel solco di una strutturata politica industriale di rinnovamento e in grado di offrire risposte sempre più adeguate alle necessità ed ai bisogni della comunità.

Il documento presenta importanti novità, effetto dei nuovi principi contabili nazionali introdotti a dicembre 2016 dall’Organismo Italiano di Contabilità (OIC) e dell’approvazione della tariffa 2016/2019 da parte dell’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Servizio Idrico (AEEGSI). Tali novità hanno richiesto una riesposizione delle voci di bilancio 2016 e, anche ai fini comparativi, la modifica di quelle relative al 2015.

I ricavi
Il valore della produzione nel 2016 raggiunge Euro 550 mln, con un incremento di 59 mln rispetto al 2015. Tale aumento si deve essenzialmente all’incremento dei ricavi per vendita di beni e servizi, per effetto dell’adeguamento tariffario e del riconoscimento di conguagli di competenza 2014 e 2015, deliberati dall’AEEGSI, in larga parte dovuti per lo smaltimento dei fanghi. Quest’ultimo tema rappresenta un elemento di criticità a causa della difficoltà oggettiva di utilizzare i fanghi in agricoltura nel territorio regionale.

I costi
I costi della produzione al 31 dicembre 2016, al netto di ammortamenti, svalutazioni ed accantonamenti, sono aumentati, rispetto al 31 dicembre 2015, di circa Euro 17 mln, essenzialmente per l’effetto combinato dei seguenti fattori:
• maggiori costi di smaltimento fanghi che passano da 23 a 30 mln;
• maggiori costi del personale per 6,4 mln, anche per effetto di partite straordinarie, ma che in termini percentuali decrescono rispetto al valore della produzione, passando dal 20% del 2015 al 19%;
• minori costi energetici.

I margini di contribuzione
L’incidenza dei margini di contribuzione consolidati sul valore della produzione in generale migliorano sensibilmente nel 2016 rispetto al 2015:
• MOL dal 29% nel 2015 al 34% nel 2016 (185 mln);
• Utile Operativo Netto dal 3% nel 2015 al 9% nel 2016 (50 mln).

L’utile
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2016 presenta un utile netto di esercizio di gruppo pari a circa Euro 16 mln, dopo aver scontato ammortamenti e accantonamenti per complessivi 136 mln ed imposte (correnti, differite e anticipate) nette per circa 36 mln.

La situazione patrimoniale
La situazione patrimoniale al 31 dicembre 2016 evidenzia, rispetto al 31 dicembre 2015, un incremento delle attività di circa Euro 29 mln.
Tale variazione è determinata da un incremento:
• del attivo immobilizzato netto per circa 6 mln;
• delle attività correnti per 22 mln.
Le passività consolidate sono diminuite di circa Euro 99 mln, a fronte di un aumento di quelle correnti, che risultano incrementate, rispetto al 31 dicembre 2015, di 118 mln.
I valori netti dei crediti sono aumentati di Euro 35 mln, pari al 13% rispetto all’anno precedente, in particolare per la crescente difficoltà di riscuotere i crediti verso gli enti pubblici e i condomini in autogestione.
L’azienda ha intrapreso ulteriori iniziative di gestione del credito.

L’indebitamento finanziario
L’indebitamento finanziario netto, pari a circa Euro 38 mln, si è ridotto rispetto al 31 dicembre 2015 di 86 mln.
La variazione è essenzialmente dovuta all’effetto congiunto di:
• riduzione del debito obbligazionario netto per circa 12 mln;
• riduzione del debito finanziario per circa 21,5 mln, in seguito al rimborso delle rate dei mutui scadute;
• incremento netto di disponibilità liquide, crediti finanziari correnti e altri debiti finanziari, di circa 50 mln.
A luglio del 2016 l’azienda si è dotata di linee guida per l’impiego della liquidità che prevedono l’individuazione delle controparti bancarie sulla base di criteri oggettivi e impongono di privilegiare gli Istituti più solidi e le forme tecniche d’impiego cosiddette secured. In questo contesto, è stata operata una riallocazione della liquidità aziendale che ha previsto uno spostamento di circa il 70% delle risorse liquide della Controllante.

Gli investimenti
Gli investimenti hanno raggiunto Euro 168 mln e hanno riguardato prevalentemente il comparto depurativo, per lo più attraverso la realizzazione di interventi inseriti nell’Accordo di Programma Quadro “Depurazione” sottoscritto nell’aprile 2013 e finalizzati al potenziamento di circa un terzo degli impianti di depurazione gestiti.
Nel corso dell’anno sono terminati i lavori per il potenziamento e l’efficientamento della rete idrica a servizio di 41 Comuni nel centro e nel nord della Puglia per complessivi 18 milioni di euro, cofinanziati con fondi PO FESR 2007/2013, resi disponibili dalla Regione Puglia.
A luglio è stato inaugurato l’Acquedotto potabile del Sinni, opera di carattere strategico per l’alimentazione idrica del Salento. Costo complessivo dell’opera, che comprende anche la installazione di una turbina per la produzione di energia pulita dal salto dell’acqua e la realizzazione di una pista ciclabile: 37 mln di Euro.

ASECO
I ricavi della produzione della controllata, rappresentati principalmente dal ritiro dei rifiuti organici e dei fanghi e scarti agroalimentari, ammontano ad Euro 5,4 mln, con un incremento rispetto al 2015 di circa 1,5 mln (+40%).
Gli utili ammontano a circa 0,7 mln di Euro.

I nuovi principi contabili
Il bilancio consolidato 2016 rappresenta un punto di discontinuità rispetto ai precedenti per effetto del cambio dei principi contabili nazionali introdotti a dicembre 2016 dall’Organismo Italiano di Contabilità (OIC) e dell’approvazione della tariffa 2016/2019 da parte dell’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Servizio Idrico (AEEGSI).
Tali novità hanno richiesto una riesposizione delle voci di bilancio 2016 e, anche ai fini comparativi, la modifica di quelle relative al 2015.
Tra i cambiamenti connessi alla tariffa, assume particolare rilievo il trattamento contabile del FoNI (Fondo Nuovi Investimenti). Il FoNI costituisce una delle componenti della tariffa ed è stato introdotto dall’AEEGSI per garantire la realizzazione del piano degli investimenti, particolarmente significativo per AQP nel periodo 2016/2018, a fronte della scadenza della concessione nel 2018.
Gli investimenti per il miglioramento e potenziamento del sistema idrico, infatti, sono sostenuti in parte da fondi pubblici, in parte dal contributo dei cittadini, attraverso la bolletta.
L’Autorità, oltre ad introdurre il FoNI, ha altresì definito i criteri per la determinazione del valore degli asset al termine della cessazione della concessione.
Con il bilancio del 2016, la Società, al fine di meglio esporre gli investimenti realizzati, allineandoli al valore di subentro richiamato, ha valutato di modificare il trattamento contabile del FoNI, iscrivendo a ricavo solo la parte proporzionale all’ammortamento dei beni finanziati. Questo ha comportato un rinvio di una quota dei ricavi del FoNI agli esercizi futuri, nonché la rideterminazione del patrimonio della Società.

Il Bilancio di sostenibilità
Migliorare la qualità del servizio, implementare sistemi innovativi di gestione, sviluppare le competenze, sostenere le utenze deboli, tutelare l’ambiente e la risorsa, sono alcuni tra gli obiettivi di sostenibilità che trovano ospitalità nel Bilancio di Sostenibilità 2016.
Il valore aggiunto globale lordo distribuito ha superato Euro 250 mln.

Gli investimenti realizzati, oltre a consentire il raggiungimento degli obiettivi prefissati, hanno determinato un beneficio indiretto per la collettività, quantificabile nel lungo periodo, in oltre Euro 2,4 mld (i benefici economici sono stati stimati attraverso i fattori di conversione raccomandati nella “Guida agli Studi di Fattibilità redatta dalla Rete dei Nuclei di Valutazione e Verifica degli investimenti Pubblici”).
In crescita i fornitori locali che raggiungono il 65%, il 2,2% in più rispetto all’anno precedente.
Il Bilancio di Sostenibilità – si legge nella lettera agli stakeholder del Presidente di AQP, Nicola De Sanctis – si conferma strumento fondamentale di rendicontazione dei risultati, integrando le informazioni di tipo economico a quelle di carattere sociale ed ambientale”.
Il Bilancio, giunto alla terza edizione, è stato redatto secondo le prescrizioni del Global Reporting Iniziative ed in particolare seguendo lo standard G4 Sustainability Reporting Guidelines.

Le principali attività messe in campo nel 2016

Il rapporto con l’utenza
L’azienda ha proceduto, in ottemperanza a quanto disposto dall’Autorità Idrica Pugliese, alla riorganizzazione della presenza sul territorio: 13 gli sportelli commerciali, che si affiancano ai molteplici strumenti di contatto, che permettono al cittadino di effettuare tutte le procedure comodamente da casa, senza necessità di spostamenti.
In accordo con le indicazioni dell’AEEGSI e in condivisione con le Associazioni dei Consumatori, l’azienda ha aggiornato la Carta del Servizio Idrico Integrato.
Intraprese, inoltre, azioni di benchmarking e di Customer Experience Management.
Sono proseguite attività sperimentali e pilota nella telelettura con l’obiettivo di rendere più agevole il dialogo con l’utenza. Nella stessa ottica è stata varata l’applicazione AQP Risponde, un servizio automatico che consente di rispondere in tempo reale alle domande formulate dai cittadini utenti del Servizio Idrico Integrato. Un Sistema intelligente in grado di ampliare il proprio bagaglio di conoscenze in base alle domande poste dagli utenti.

La potabilizzazione
Nel corso del 2016 sono stati avviati e portati a termine molteplici interventi sugli impianti di potabilizzazione con l’installazione di nuove apparecchiature.
Sono stati, altresì, appaltati interventi per la rigenerazione del carbone attivo di alcune stazioni di trattamento.

La qualità dell’acqua
La qualità del servizio offerto da AQP è garantita da una rete di laboratori dislocati su tutto il territorio gestito e presso gli impianti di potabilizzazione. Nel 2016 i parametri chimici e microbiologici monitorati sono stati 481.961, circa 1.320 analisi parametriche al giorno.
Alcuni principali indicatori di potabilità sono, altresì, controllati in tempo reale, attraverso un sistema di telecontrollo lungo la rete adduttrice.

La Depurazione
Nel corso del 2016, sono stati avviati interventi finalizzati alla piena attuazione del Piano di Tutela delle Acque. Si è dato inizio, altresì, a lavori su 55 impianti prioritari per il potenziamento del sistema di monitoraggio automatico da remoto e su ulteriori 16 per la copertura delle stazioni e il trattamento delle emissioni odorigene.
Nel contempo, tutti gli impianti sono stati dotati di un sistema di teleallarme e/o telecontrollo.

L’organizzazione
Nel 2016, AQP ha avviato un percorso di riorganizzazione della struttura al fine di razionalizzare ed ottimizzare le sinergie interne, rendendola più rispondente ai rinnovati obiettivi aziendali.
Il nuovo organigramma si configura come una struttura organizzativa più snella e reattiva, con la suddivisione delle attività in due macro-comparti, uno operativo ed uno gestionale/amministrativo. Nuove funzioni aziendali sono state costituite. Assumono particolare rilievo:
• Ingegneria, con l’obiettivo di assicurare la realizzazione degli investimenti e il coordinamento della progettazione;
• le Strutture Territoriali Operative (STO), che si configurano come dei presidi end-to-end del ciclo idrico sul territorio;
• Commerciale e Recupero Crediti, con l’obiettivo di unificare ed integrare i canali commerciali;
• Customer Experience e Innovazione, per il monitoraggio continuo e l’implementazione di politiche e processi di gestione commerciali innovativi, in linea con le best practice;
• Best Practice e HSE, con l’obiettivo di assicurare il presidio delle tematiche relative agli asset Depurazione, Ambiente e HSE e promuovere una cultura di impresa fondata sulla sicurezza e gestione del personale;
• Risk Management, con l’obiettivo di assicurare la valutazione ed il presidio dei rischi eco-finanziari contenuti nel Budget/Piano Industriale e sviluppare le strategie di gestione del rischio.
Le nuove sfide, infatti, richiedono un rinnovato modello di valori che consenta di mettere a servizio del territorio l’esperienza ed il centenario know how aziendale.
Al fine di acquisire un quadro più oggettivo, professionale e trasparente possibile delle competenze e delle capacità manageriali presenti in azienda, è stato effettuato un assessment. Il progetto ha rappresentato da una parte un’opportunità di confronto strutturato, utile alla crescita professionale, dall’altra la possibilità di allineare la struttura organizzativa agli obiettivi di lungo termine dell’azienda.

La formazione
AQP WATER ACADEMY, Centro di Eccellenza di formazione del Gruppo, ha erogato 135 corsi per un totale di 27.590 ore di formazione che hanno interessato oltre 3.500 partecipanti.
Nel corso dell’anno AQP ha ospitato numerosi studenti universitari per stage e tirocini e delle scuole superiori nell’ambito del progetto “Alternanza scuola lavoro”.

La ricerca e lo sviluppo
Acquedotto Pugliese, al fine di verificare l’utilizzo di nuove tecnologie per una riduzione dei fanghi prodotti nella depurazione e/o di implementare le stazioni di trattamento fanghi esistenti con linee per la produzione di fertilizzanti, è impegnata in diverse iniziative di ricerca e sperimentazione:
• tecnologia non convenzionale SBBGR (Sequenching Batch Biofilter Granular Reactor), in collaborazione con IRSA CNR e CISA SpA;
• nuovi sistemi che consentano di minimizzare la produzione, migliorare la qualità e favorire il riuso dei fanghi, finanziata da Regione Puglia;
• impianto pilota con Politecnico di Bari per la produzione di biometano mediante processo per la valorizzazione e smaltimento di rifiuti organici umidi;
• sistema di riduzione significativa del volume e del contenuto in solidi sospesi dei fanghi, mediante un processo di lisi in grado di lavorare con temperatura non superiore a 100°C e a pressione atmosferica;
• implementazione di un processo, in linea alle stazioni esistenti del trattamento fanghi, per trasformare gli stessi in fertilizzanti correttivi, gessi di defecazione, ecc.;
• impianto innovativo, che attraverso la digestione anaerobica termofila con riciclo meccanico e strippaggio dell’ammoniaca in eccesso, generato dalla lisi della sostanza organica, consenta di ottenere un efficace stabilizzazione e igienizzazione dei fanghi trattati garantendo un prodotto ammendante e fertilizzante per l’agricoltura.
Nella gestione delle reti, inoltre, sono stati avviati diversi progetti. Tra questi assumono particolare significato lo Ius_Opti_Ma, (Integrated Urban System Optimization And Management) e la sperimentazione di ricerca perdite tramite una tecnologia innovativa israeliana, basata su acquisizione dati via satellite.

martedì 18 Luglio 2017

(modifica il 27 Giugno 2022, 18:05)

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