Nuove sul processo che ha visto coinvolti, come mandanti ed esecutore materiale del tentato omicidio di Mario Dambrosio, Francesco Zazzara, Pietro Nuzzi e Miahasi Eduard. I tre imputati in data odierna, 1 dicembre 2016, sono stati assolti dalla Corte di Appello di Bari dall’accusa di tentato omicidio.
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I fatti risalgono al 31 luglio 2014, quando Mario Dambrosio, 44enne, fratello del noto boss di Altamura (ucciso in un agguato nel 2010), fu raggiunto da 5 colpi di pistola in via San Luca, nei pressi della sua abitazione. Dambrosio trovò rifugio in un bar delle vicinanze sfuggendo alla morte che i suoi aguzzini avevano pianificato. I proiettili, oltre a ferire la vittima alla gamba e al torace, colpirono anche la saracinesca di un garage, permettendo ulteriori esami da parte degli investigatori. Dambrosio, fu soccorso dalle ambulanze del 118 e nonostante le importanti ferite che lo videro in degenza per un lungo periodo, si salvò. Le indagini condotte dai carabinieri portarono a tre nomi: Pietro Antonio Nuzzi, 33 anni, Francesco Zazzara, 22, ritenuti mandanti e Eduart Mihasi, 20, albanese, ritenuto esecutore materiale del tentato omicidio.
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A febbraio2015 furono eseguiti tre fermi di indiziato di delitto a carico dei tre coinvolti, dopo lo stesso ritrovamento dell’arma, perizie, intercettazioni telefoniche. In primo grado, i tre uomini erano stati condannati alla pena di 8 anni e 9 mesi di reclusione e giudicati con rito abbreviato. Ad assistere l’imputato Francesco Zazzara (detenuto nella casa circondariale di Taranto), gli avvocati Giovanni Falcicchio e Giancarlo Chiariello. Miahasi Eduard è stato seguito congiuntamente dagli avvocati Falcicchio e Giuseppe Giulitto, mentre Pietro Nuzzi è stato assistito dagli avvocati Raffaele Quarta e Angelo Dibenedetto.
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