L’appartamento devastato e pieno di sangue, la gola squarciata più volten da un frammento di vetro: la notte di San Colombano al Lambro si ntrasforma in tragedia per una coppia di ospiti di un bed & breakfastn in cima alla Collada, la strada che porta alla «collina dei milanesi». An terra in giardino, morto, c’è un uomo con la gola squarciata: è nGiuseppe Spinelli, barese di Altamura, 33 anni. Nella camera da letto lan compagna sconvolta: Marcella Ninni, 42 anni, anche lei barese di nSanteramo. «Si è tagliato la gola in un raptus», il primo racconto ai ncarabinieri. La donna è sotto chocn e fatica a parlare, probabilmente anche per aver assunto cocaina così ncome l’amico morto. L’appartamento al primo piano della villa, la cui ndependance è stata adibita a b&b, è a soqquadro e con i mobili a npezzi. Macchie di sangue dappertutto, anche all’esterno fino al punto inn cui Spinelli, in pantaloni e t-shirt,n giace morto nel gelo del mattino. Una versione, quella data dalla nNinni, che gli inquirenti stanno scrupolosamente vagliando per capire sen si tratti di suicidio o omicidio. La donna ieri sera è stata sentita a nlungo a Lodi dai carabinieri della compagnia di San Donato Milanese e ndalla procura. In serata non si avevano ancora notizie di provvedimenti nnei suoi confronti.
La 42enne era stata portata in ospedale a Lodi alle 8.30, ancora in vestaglia e pantofole, coperta solo da un giubbotto.n Ai medici del servizio psichiatrico che l’hanno visitata non ha fatto naltro che ripetere che era stato lui, Giuseppe, a tentare di farla nfinita. Che lei aveva cercato di fermarlo fino a quando lui non ha nafferrato un grosso coccio di vetro — sulle prime si parlava di una nbottiglia, poi di un vaso —, e se lo è conficcato nella gola recidendo nla giugulare dopo essersi precipitato all’esterno della stanza. Poi, nsempre secondo il racconto della donna, si è trascinato oltre la verandan esterna al piano superiore, percorrendo la scalinata esterna che nconduce al pianterreno ed è stramazzato a terra sul prato della villa, nagonizzante e con la gola aperta. È in queste condizioni che poco prima ndelle 5 di giovedì mattina i medici e gli infermieri del 118 lo hanno ntrovato: ancora vivo, ma per pochi attimi.
Marcella Ninni, uscita dall’ospedale nel pomeriggio, è stata interrogata per ore.n I due, entrambi dipendenti di un’azienda di telecomunicazioni, separaton lui, sposata lei, si trovavano nel Piacentino per lavoro. Come appoggion per la notte avevano scelto il b&b collinare, tranquillo, fuori nmano e all’interno di un’elegante villa dove vivono anche i proprietari.n A quanto sembra i due avrebbero fatto largo uso di cocaina durante la nnotte. Poi sarebbe scoppiata una violenta lite. Al 118 sono arrivate duen chiamate alle 4.30 del mattino: quella di Marcella Ninni, che avvertivan i soccorsi della tragedia, e quella dei padroni di casa, allarmati dal ntrambusto proveniente dall’appartamento al piano superiore. La donna ha nraccontato ai carabinieri che con Giuseppe si frequentavano da un anno.
nUna versione che gli inquirentin — i carabinieri della compagnia di San Donato e la pm di Lodi Emma nVittorio — stanno controllando parola per parola. Perché le anomalie, nnel racconto di Marcella Ninni, sono diverse. A partire dalle tracce di nsangue di cui era coperta la donna. O della profondità delle ferite sul ncollo di Spinelli. O, ancora, il fatto che Spinelli per ferirsi sia nuscito all’esterno, con una temperatura vicina allo zero, trascinandosi npoi per decine di metri fino al giardino. La procura di Lodi ha deciso ndi avvalersi della consulenza di Yao Chen, nota anatomopatologa ndell’istituto di medicina legale di Pavia. Per chiarire cosa sia nrealmente successo in quel bed & breakfast sulla Collada.
Fonte: corriere.it