Cultura

Il giorno della memoria nella commedia “Maledetta Guerra”

Giovanni Mercadante
La commedia.
Grande successo al Teatro Mercadante per il Maestro poeta e commediografo Nicola Scalera.
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Grande successo della commedia in dialetto “Mal’detta uerr” rappresentata domenica scorsa 29 gennaio 2017  nel prestigioso Teatro Mercadante in occasione della giornata della memoria. L’autore Nicola Scalera, poeta e commediografo,  ha allestito l’impianto scenico in maniera impeccabile, dimostrando competenza professionale. Ormai è  punto di riferimento tra le compagnie teatrali del territorio. La crescita della sua compagnia ComunicAttori è un dato assodato.

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La trama vede coinvolte due famiglie altamurane durante la seconda guerra mondiale: quella di Francesco Cannito (impersonato da Giuseppe Ferrulli)  con la moglie Teresa (impersonata da Angela Acquaviva) e i suoi 5 figli: Peppino, Nicola,  Leonardo, Filippo e l’adolescente Antonio; e l’altra di  una giovane coppia: Michele Fiore con la moglie (impersonata da Marta Loiudice), da poco sposati.

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Il Duce, Benito Mussolini, dopo aver consegnato le dichiarazioni di guerra agli ambasciatori stranieri, si allea con la Germania nazista. Della famiglia Cannito vengono precettati al servizio militare Giuseppe che parte per il fronte russo e Nicola per quello africano. Purtroppo le notizie che giungono dai  rispettivi ragazzi sono disastrose: sono mal equipaggiati per affrontare i climi nei teatri di guerra dove stati inviati (il freddo e il caldo sahariano). Purtroppo, il fronte  si  allarga e il governo centrale chiede ulteriori rinforzi precettando altri giovani e quindi vengono chiamati alle armi gli altri due figli: Leonardo e  Filippo che partono anch’essi per il fronte greco-albanese. Nel contempo vi è la chiamata anche per  Michele Fiore, che  lascia la giovane moglie incinta.

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L’armistizio del settembre 1943 porta i tedeschi ad agire contro gli italiani con delle rappresaglie. E’ proprio in questo momento critico che l’adolescente  Antonio viene ucciso da un sottufficiale tedesco con la disperazione dei genitori. Episodio realmente accaduto, e da cui l’autore attinge a piene mani per realizzare il suo capolavoro, con la drammaticità dell’infausto accadimento.

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La commedia presenta punti di commozione, i cui attori riescono a sprigionare un elevato pathos. Tutti gli interpreti sono stati bravi nelle loro singole parti. Ottima l’interpretazione di Massimiliano Scalera nel ruolo dell’Ufficiale tedesco delle SS, soprattutto per aspetto e portamento, visto per la prima volta nel ruolo di attore. Significativi i dialoghi dei soldati, nel cui linguaggio sono presenti i regionalismi dialettali con i loro accenti partenopeo, siciliano e pugliese. Eccellente la scenografia con immagini del campo profughi, degli inserti filmici messi a disposizione dal regista Salvatore Cagnazzi, dell’arredamento di Saverio Creanza e  delle divise militari fornite dal Gruppo storico Bersaglieri del Cap. Magg. Andrea Carlucci.

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lunedì 6 Febbraio 2017

(modifica il 27 Giugno 2022, 18:35)

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