«È trascorsa appena una settimana dal passaggio della Puglia in zona arancione, che ha consentito la riapertura, seppur nel pieno rispetto delle misure anti-Covid, di tutte quelle attività commerciali costrette ciclicamente nell’ultimo anno a tirare giù le proprie saracinesche a causa dell’emergenza sanitari. Questo ci ha spinto, in linea con tutte le altre Regioni italiane eccetto la Regione Toscana, a non obbligarle a chiudere».
nn
È quanto afferma l’assessore allo Sviluppo economico della Regione, Alessandro Delli Noci.
nn
«Il diritto al lavoro – continua Delli Noci – resta un principio fondamentale ed ineludibile per preservare e tutelare la dignità di ogni individuo. Il contemperamento degli interessi dei lavoratori e delle aziende comporta reciproci sacrifici nell'ottica di preservare i posti di lavoro ma al contempo di venire incontro alle esigenze di flessibilità in uno dei momenti più critici degli ultimi anni. In questo contesto, il mio pensiero è rivolto a tutti i lavoratori che per il bene comune saranno al lavoro anche il 1° maggio, consapevoli che i sacrifici di oggi sono indispensabili a garantire un futuro migliore per tutti. Ci auguriamo che questa giornata rappresenti per la Puglia l’inizio della ripresa economica e quindi della tutela del diritto al lavoro che festeggiamo. Nei prossimi giorni – conclude Delli Noci – incontrerò le sigle sindacali Cigl, Cisl e Uil che mi hanno sollecitato su questa questione e tutte le associazioni di categoria del partenariato economico sociale e attiveremo un tavolo operativo al fine di definire date e modelli organizzativi per l’apertura e la chiusura degli esercizi commerciali e delle attività di vendita in occasione delle prossime festività e di tutte le festività del prossimo anno, 1° maggio incluso».
n