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Consiglio regionale: sì alla legge per la promozione delle attività storiche e di tradizione

La Redazione
Consiglio regionale: sì alla legge per la promozione delle attività storiche e di tradizione
Confartigianato: ora dare seguito nella nuova programmazione
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La legge, dunque, valorizza il contributo allo sviluppo economico, culturale e turistico generato dalle attività caratterizzate da una combinazione di fattori come:

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  • Continuità nel tempo;
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  • Prodotti offerti;
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  • Storicità della denominazione;
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  • Collocazione in strutture architettoniche e in contesti di particolare interesse storico o culturale per la comunità;
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Più la bottega o esercizio sono fedeli al passato e conservano connotati storici o insegne, arredi e caratteri vintage, più rientrano nella tutela riconosciuta dalla Regione. La legge distingue le attività in tre macroaree: botteghe artigiane; negozi storici (esercizi commerciali); locali storici (ristorazione e somministrazione alimenti). A loro volta queste aree contemplano tre categorie a seconda degli anni di esercizio dimostrabili: 30, 40 o 70. In particolare, le imprese che possono provare 70 anni di attività potranno fregiarsi del titolo di bottega, negozio o locale “patrimonio di Puglia”.

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«L’approvazione di questo provvedimento all’unanimità da parte del Consiglio regionale è sintomo di una rinnovata attenzione della Regione nei confronti dell’inestimabile patrimonio rappresentato dagli artigiani e dalle piccole imprese storiche della Puglia. Così Francesco Sgherza, presidente di Confartigianato Imprese Puglia, commenta l’approvazione da parte del Consiglio regionale, nella giornata di ieri, del disegno di legge per la promozione delle attività storiche e di tradizione. «Siamo quindi soddisfatti, anche perché si tratta di una misura che come Confartigianato abbiamo contribuito a costruire, lavorando a stretto contatto con l’assessorato allo sviluppo economico.  È essenziale, però, non fermarsi al mero riconoscimento ma fare di questa legge la base di partenza per strutturali politiche di sviluppo anche a valere sulla prossima programmazione dei fondi comunitari».

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Un modo, quindi, per dare un riconoscimento a tute quelle attività che ormai sono parte della storia delle varie città. Il presidente Sgherza però ribadisce

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«Occorre utilizzare questo patrimonio imprenditoriale per inaugurare un percorso di sostegno, sviluppo e rivalutazione anche nell’ambito delle politiche giovanili e della creazione di nuove professionalità. Un’operazione, questa, che deve far parte di una strategia più complessiva, che porti finalmente a compimento, dopo anni di attesa, il sistema dei Maestri Artigiani e delle Botteghe-Scuola e il rilancio dell’apprendistato duale.  Per questo continueremo a lavorare con la Regione: perdere l’opportunità di dare continuità e futuro alle nostre imprese e ai nostri giovani, sarebbe un errore imperdonabile»

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giovedì 29 Luglio 2021

(modifica il 27 Giugno 2022, 13:31)

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