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Vertenza Natuzzi: nelle proposte dei sindacati l’obiettivo è “esuberi zero”

La Redazione
Natuzzi
Emersa la volontà di avviare confronti tra azienda e lavoratori, per giungere alla definizione di un nuovo piano industriale con l'obiettivo di scongiurare l'estrema ipotesi del licenziamento per migliaia di dipendenti
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Aperture al confronto tra sindacati, nistituzioni e sindacati sono emerse al tavolo della cosiddetta Cabina din Regia per la vertenza Natuzzi, convocato al Ministero per lo Sviluppo nEconomico MiSE. Disponibilità a valutare le ipotesi di ridimensionamenton e di esuberi di personale che i sindacati hanno accolto positivamente, nma che non possono ancora scongiurare l’estrema ipotesi del nlicenziamento per un migliaio di lavoratori dipendenti, tra i quali ci nsono anche molti cassanesi.

«Natuzzi – si legge in una nota della Filcams Cgil – nrappresenta un caposaldo del Made in Italy nel settore del mobile e narredo, con riconoscimenti importanti in tutto il mondo. Le proposte navanzate al tavolo del MiSE dai sindacati del settore Legno (Fillea nCgil, Filca Cisl e Feneal Uil) e del settore Commercio (Filcams cgil, nFisascat Cisl e Uiltucs) puntano ad un piano di salvataggio che ncontempli la cifra “zero” alla voce esuberi, attuando azioni di rilancion e riorganizzazione aziendale così riassumibili:

  • realizzaren un piano industriale per la piena occupazione di tutti i lavoratori, nrilanciando le produzioni italiane, diversificando la produzione con naltri componenti d’arredo, promuovendo un piano di formazione nprofessionale dedicato alla riconversione;
  • completare nil piano di investimenti per ottenere l’aumento della produttività in nItalia e la sostenibilità della produzione di Natuzzi Editions per il nmercato Emea (Europa, Medioriente e Africa);
  • assumere direttamente da subito tutti i lavoratori che hanno aderito alla New Co;
  • ricontrattare un piano sociale che accompagni i lavoratori che volessero volontariamente uscire dall’azienda;
  • promuoveren un impegno delle Istituzioni per sostenere questi investimenti con ncofinanziamenti dedicati, supporto alla formazione e se necessario nulteriori strumenti di ammortizzatori sociali per rendere compatibili i ntempi di realizzazione del piano industriale con l’esigenza di evitare nlicenziamenti in vista della scadenza del contratto di solidarietà;
  • favorire il ricorso al part-time o strumenti analoghi per la gestione dell’esubero.
  • stabiliren un più efficiente e concreto sistema di relazioni industriali con nmaggiori informazioni e coinvolgimento dei rappresentanti dei nlavoratori, attraverso incontri mensili con il coordinamento RSU e i nsindacati territoriali;
  • superare le deroghe al contratto di lavoro nazionale CCNL e riavviare la contrattazione aziendale.

«Il coordinamento delle rappresentanze aziendali e unitarie e le organizzazioni sindacali – si legge in una nota diffusa unitariamente dalle segreterie nazionali delle categorie interessate – sonon consapevoli delle difficoltà che dobbiamo affrontare, ma se ogni parte,n Sindacato, Azienda e Istituzioni dedicheranno il massimo impegno alla nsoluzione dei problemi facendo ognuno la propria parte, siamo convinti nche gli obiettivi che proponiamo siano raggiungibili e sostenibili”».

«Ritenendon inaccettabile qualsiasi proposta che preveda licenziamenti, il ncoordinamento RSA/RSU e i sindacati annunciano che dalla Cabina di Regian è emersa la volontà di avviare una serie di confronti tecnici, tra nazienda e rappresentanze dei lavoratori, che porteranno alla definizionen di un nuovo piano industriale con l’obiettivo, appunto, dell’esubero nzero. L’esito di questo lavoro sarà riportato in Cabina di Regia per la ncondivisione e la sottoscrizione, nell’incontro già fissato per il 19 ngiugno a Roma. Azienda, Coordinamento RSU e organizzazioni sindacali si ntroveranno invece il 30 maggio a Bari per il primo tavolo tecnico di nconfronto».

venerdì 18 Maggio 2018

(modifica il 27 Giugno 2022, 17:31)

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