Nelle prossime settimane potrebbe arrivare in Consiglio regionale il nDisegno di Legge di modifica della Legge Regionale 12/95 in tema di nanimali d’affezione e prevenzione del randagismo, i responsabili delle nassociazioni nazionali LAV e LNDC, presenti in Puglia con diverse sedi, nhanno già fatto pervenire a Consiglieri e Presidente Emiliano le loro nosservazioni critiche.
“Il Disegno di Legge – scrivono le sue associazioni – approderà in aula con emendamentin volti a favorire il business del randagismo, un fenomeno che già costan alla nostra regione circa 27 milioni di euro annui. Dall’equiparazionen tra privati e associazioni per la gestione dei canili rifugio,n alla possibilità di costruire canili contigui bypassando di fatto il nlimite di 200 unità per canile, ai trasferimenti fuori regione senza nregole volte a favorire il benessere e le adozioni. La Puglia deve nprendere esempio da regioni virtuose del nord Italia dove il randagismon non esiste o è minimo così come il costo sociale che lo accompagna. nDeve investire sulla cultura della sterilizzazione, dell’adozione responsabile e consapevole, della gestione responsabile dell’animale,n sui controlli sulla microchippatura e sulle condizioni di detenzione ndegli animali, quindi sulla lotta agli abbandoni e ai maltrattamenti. Deve, inoltre, investire in provvedimenti che agevolino coloro che vivono con canin e gatti, dal rendere sempre più animal friendly le nostre realtà nurbane (es.aree di sguinzagliamento, possibilità di utilizzo del ntrasporto pubblico), alle agevolazioni sulle spese veterinarie e di nmantenimento”.
Di qui l’appello al Presidente Emiliano perché ascolti le associazioni,n affinché l’eventuale modifica della legge regionale non rappresenti nun’occasione persa per aiutare gli animali e per frenare l’esborso a ncarico della collettività.