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Rifiuti, cresce la raccolta differenziata nell’Aro Ba/4

La Redazione
I dati sono stati presentati quest'oggi in una conferenza stampa convocata presso la sala giunta del comune di Gravina
Nel 2019 la percentuale di raccolta è pari al 70,27%; il 2018 si attestava al 44,31%, il 2017 al 22,92%
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Il servizio di igiene urbana nell’Aro Ba/4, affidato alla Teknoservice e alla Raccolio, ha raggiunto percentuali di raccolta differenziata significative, passando nell’arco di un triennio dal 2017 al 2019 dal 23% al 70,27%. Il servizio è reso nei Comuni di Gravina in Puglia, Altamura, Grumo Appula, Cassano delle Murge, Poggiorsini, Santeramo in Colle e Toritto per un totale di oltre 177.000 abitanti.

I dati sono stati presentati quest’oggi in una conferenza stampa convocata presso la sala giunta del comune di Gravina.

«La crescita della percentuale di raccolta differenziata – si legge in una nota inviata a seguito della conferenza stampa – è un evidente segnale della crescente sensibilità ambientale dei cittadini, in particolare sui temi legati ai rifiuti, alla loro raccolta ed infine al riciclo. E’ estremamente interessante ed indicativo seguire la crescita delle performances ambientali durante gli anni e puntare ad un miglioramento continuo del decoro urbano e alla qualità della vita dei nostri territori, oggi finalmente liberi dai vecchi cassonetti, ingombranti e spesso rotti e fonte di odori sgradevoli. Non solo. La nuova progettazione per i servizi di Igiene Urbana, il contratto di appalto e la Direzione di Esecuzione Contratto sono stati il motore di un cambiamento fortemente voluto dall’Amministrazione dell’Aro Bari/4 che ha portato al raggiungimento di tutti gli obiettivi, sia quelli imposti dalle normative nazionali ed europee che quelli messi a contratto.

La produzione dei rifiuti è diminuita rispetto al 2013, del 13%, (- 9.133 tonn di RSU) centrando sia l’obiettivo previsto dal Piano Regionale di Gestione Rifiuti della Regione Puglia (-10% rispetto all’anno 2013) che quello previsto dal Programma Nazionale di Riduzione dei Rifiuti, che fissava un obiettivo di riduzione del 5%, misurato in relazione ai valori del 2010, da conseguire entro il 2020.

Ma ancora più netto è il calo della frazione indifferenziata mandata a smaltimento che passa da 51.015 tonn/anno a 16.905 tonn/anno, pari ad una diminuzione del 66,9% in un triennio.

Secondo i dati, l’Aro Bari/4, nel giro di pochi mesi, è diventato uno dei cinque Ambiti di Raccolta Ottimali con percentuali superiori di raccolta differenziata al 70%, e dunque superiori agli obiettivi di legge fissati dalla normativa nazionale pari al 65%.

Se nel 2017 la media dell’intero Aro Bari/4 si attestava sul 22,92% di raccolta differenziata (partendo dal 18,85% di gennaio) con una produzione di rifiuti totale di 66.000 ton di Rifiuti Solidi Urbani (RSU), nel 2018 si è toccata quota 44,31% (stabilmente sopra il 65% a partire dal mese di agosto) con una produzione totale di 64.060 ton di RSU. Infine, il 2019 rappresenta l’anno del superamento degli obiettivi di legge: in attesa dei dati ufficiali sull’intero anno, la proiezione sulla base dell’andamento dei primi tre mesi di raccolta è pari al 70,27% con una produzione di 56.867 ton di RSU. L’Osservatorio Rifiuti della Regione Puglia riporta un dato pari al 71,7%, ampiamente sopra il 65% richiesto dalle norme di legge.

«Nessuno si aspettava di ottenere risultati significativi in tempi così rapidi – spiega Francesco D’Amore responsabile unico del procedimento relativo al servizio di igiene urbana in ambito ARO Bari 4 – tanto è vero che il contratto fissava percentuali più modesti: il 50% entro i primi nove mesi per poi raggiungere il 65% successivamente. Siamo arrivati ad obbiettivi che nei mesi hanno superato l’80%: a Santeramo in Colle nel mese di agosto 2019 si è giunti all’83%».

È utile ed importante sottolineare come a cambiare non è il costo della raccolta ma quello dei servizi accessori, scelti a misura dalle singole amministrazioni.

Salvatore Genova, Direttore Tecnico di ESPER e responsabile della DEC sottolinea «la piena disponibilità riscontrata nelle amministrazioni e nelle aziende che gestiscono il servizio” e come ESPER “abbia cercato di rendersi disponibile oltre a quello che era il nostro mandato, mettendo a disposizione la propria esperienza pluriennale, proponendo buone pratiche e soluzioni alle problematiche individuate».

«I numeri parlano da soli» – conclude Alesio Valente, sindaco di Gravina in Puglia e presidente Unicam. «Quando nel 2013 intraprendemmo questo percorso – sottolinea il primo cittadino gravinese – alcuni ci diedero dei folli. I risultati raggiunti dimostrano invece la lungimiranza della nostra azione: non solo abbiamo posto termine ad una situazione che di proroga in proroga si protraeva da un quarto di secolo, penalizzando la nostra città e l’intero territorio murgiano sotto il profilo dei servizi, del decoro urbano e della tutela ambientale, ma abbiamo dato via ad un modello che può considerarsi esempio di best pratice, che ci ha permesso di recuperare antichi ritardi e di guardare con fiducia all’avvenire, come attestano anche i recenti riconoscimenti di Legambiente, che ha premiato molti enti tra i quali Gravina come Comuni ricicloni. Un traguardo insperato, se si pensa che nel Maggio 2018 la differenziata era ferma sotto la soglia del 10%».

giovedì 23 Gennaio 2020

(modifica il 27 Giugno 2022, 16:20)

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