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Coronavirus Puglia, Regione rimodula piano emergenza ipotizzando 3500 contagi

La Redazione
Lopalco e Montanaro
Il piano varato 15 giorni fa era modulato su 2.000 contagi rispetto ai circa 1.800 attuali
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Il presidente della Regione Puglia nMichele Emiliano, insieme al direttore del dipartimento Politiche per lan Salute Vito Montanaro e al responsabile del coordinamento emergenze nepidemiologiche Pier Luigi Lopalco, ha presentato ieri in nvideoconferenza stampa i dettagli del potenziamento del Piano nospedaliero coronavirus della Regione Puglia, la cosiddetta “Fase 2” deln Piano.

77 le testate giornalistiche accreditate che hanno avuto naccesso alla stanza virtuale dove si è svolta la videoconferenza stampa,n potendo così interagire in diretta con i relatori.

L’appuntamento,n trasmesso anche in diretta streaming sulla pagina facebook della nRegione Puglia, ha avuto in diretta migliaia di visualizzazioni.

“Abbiamon potenziato il nostro piano ospedaliero coronavirus – ha spiegato il npresidente Emiliano – ipotizzando uno scenario a 3500 contagiati che ci nauguriamo non si verifichi mai, per evitare di essere presi in ncontropiede. Normalmente di fronte a un certo numero di pazienti npositivi si ricorre all’ospedalizzazione nel 50% dei casi e alla terapian intensiva nel 10-15% dei casi. In Puglia allo stato abbiamo il 55% dei ncontagiati a domicilio, il 38% sono ricoverati e solo il 7% sono in nterapia intensiva”. Emiliano ha quindi presentato il rafforzamento dellan rete degli ospedali Covid: “Nella fase 1 del Piano eravamo partiti nrappresentando la nostra volontà di arrivare a completare e attivare 173n posti di terapia intensiva. Ci siamo riusciti, eravamo partiti da 54. nDi questi 173 posti di terapia intensiva, 121 sono occupati, e tra nquesti vanno anche calcolati i pazienti che stiamo ospitando dalla nLombardia. I posti di pneumologia che ci promettevamo di attivare erano n187, eravamo partiti da 64, attualmente sono occupati 154 su 187. Ci neravamo proposti di attivare 352 posti di malattie infettive, eravamo npartiti da 145. Di questi 352 posti, 294 sono occupati.

Adesso nguardiamo lo scenario a 3.500 contagiati. La novità è l’inserimento ndella Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo e ndell’ospedale Santa Caterina Novella di Galatina nella rete Covid. Nellan fase 2 ci proponiamo, partendo dalla terapia intensiva, di arrivare a n344 posti da173; per la pneumologia di arrivare a 564 posti partendo dain 186 attuali e per le malattie infettive di arrivare a 709 posti npartendo dai 352 attuali.

Abbiamo assunto 750 persone. I direttorin generali delle Asl hanno preso contatto con la rete alberghiera locale en si stanno predisponendo secondo linee guida precise ad ospitare il npersonale sanitario che lo richieda assieme a tutti i soggetti che ndevono effettuare le quarantene in maniera separata dai propri nfamiliari.

Gli ospedali Covid post acuzie hanno un totale di 493 nposti. Gli ospedali non COVID aperti sono 24 pubblici tra cui 2 IRCSS, n22 privati e un ente ecclesiastico. Quindi a disposizione di tutte le nurgenze della popolazione pugliese, ci sono a disposizione quasi 50 nstrutture in grado di supplire a qualsiasi esigenza”.

“Come era nstato detto, il primo Piano di riordino, cioè la fase uno della nriorganizzazione ospedaliera, era stata condotta sulla base di una nprevisione che era quella che noi avevamo indicato come “il peggior nscenario possibile” di duemila casi in Puglia. Questi duemila casi, nsecondo le previsioni, sarebbero dovuti esser notificati entro il 25 nmarzo. Grazie al cielo, possiamo dire che gli sforzi messi in atto dallan sanità pubblica regionale e anche dalle misure del Governo centrale ad noggi fanno sì che in Puglia si siano raggiunti circa 1800 casi. Su n14mila tamponi effettuati 1800* sono risultati positivi (*dato naggiornato a questa mattina, ndr.), pari al 12,8 per cento. Si tratta ndi una percentuale particolarmente favorevole: significa che noi siamo nabbastanza confidenti che i numeri che forniamo siano molto vicini alla nrealtà del sistema di sorveglianza. C’è da dire, peraltro, che il 18% din questi casi segnalati sono asintomatici a cui si aggiunge un 25% di npauci-sintomatici, che non hanno bisogno di ospedalizzazione.

Ad noggi è ospedalizzato il 45% di tutti i pazienti positivi, proprio perchén la base è costituita da persone che sono perlopiù asintomatiche o npauci-sintomatiche.

I pazienti critici e severi sono pari al 24%.

Questan è la situazione epidemiologica ad oggi e se dobbiamo un po’ prevedere nquello che succederà nei prossimi giorni ci aspettiamo che la situazionen resti più o meno invariata, sperando che nel corso della prossima nsettimana potremo osservare un calo della curva epidemica. Ma questo ndipenderà molto dal comportamento dei cittadini che devono, oggi più chen mai, continuare a restare chiusi in casa, altrimenti vanificheranno ntutti gli sforzi fatti sinora”.

Il direttore Vito Montanaro ha nchiarito che: “La seconda fase del riordino ospedaliero Covid sarà nformalizzata secondo le procedure che il Ministero ci ha somministrato nanche attraverso il decreto legge numero 18 del 17 marzo 2020, e cioè nil giorno dopo in cui noi abbiamo presentato la prima fase. Nella prima nfase si era ipotizzato uno scenario di 2mila contagiati. Lo scenario nprevedeva un certo numero di posti letto, frutto delle disponibilità di nciascuna azienda sanitaria regionale, inclusi gli enti ecclesiastici chen da subito hanno manifestato la loro disponibilità insieme alle case di ncura private accreditate”.

Ad oggi abbiamo attivato, perché ncompleti sia di dotazione tecnologica sia di capitale umano, 173 posti nletto di terapia intensiva, 186 posti letto di pneumologia e 352 posti nletto di malattie infettive, tutti facenti capo alla rete CoVid 19”.

giovedì 2 Aprile 2020

(modifica il 27 Giugno 2022, 15:55)

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