La Puglia sarà tra le prime regioni di Italia a sperimentare “Immuni”, l’app di contact tracing scelta dal Governo per avviare un controllo sulla diffusione del Covid-19, disponibile sia per dispositivi iOS che Android.
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L’app partirà in via sperimentale in 3 regioni italiane, una del nord, una del centro, una del sud, come hanno confermato fonti del Ministero della Salute. La presunta data dell' avvio della sperimentazione è il prossimo 5 giugno. "Immuni" sarà poi rilasciata in tutta Italia una decina di giorni dopo il periodo di prova.
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«Potrà essere uno strumento – spiega il prof. Pier Luigi Lopalco, dirigente del coordinamento per le emergenze epidemiologiche della Regione Puglia – a supporto delle attività di contact tracing svolte quotidianamente dai Dipartimenti di Prevenzione nella lotta all’epidemia da Covid 19».
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«Ci hanno comunicato – continua Lopalco – che per poter prendere il via, le funzionalità della app sono state sottoposte a una valutazione da parte del Garante della Privacy. La tecnologia utilizzata non consentirà in alcun modo di risalire ad informazioni sensibili dell’utilizzatore, e per questo motivo è stata anche esclusa la funzionalità di localizzazione geografica».
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«Nel futuro – aggiunge Lopalco – un soggetto che risultasse positivo al tampone, sarà contattato dal medico di riferimento e, se ha scaricato la App, invitato a segnalare la positività sul sistema. In quello stesso istante, partirà un messaggio a tutti i possibili contatti avvenuti nei giorni precedenti, che saranno invitati a rivolgersi al sistema sanitario per le valutazioni del caso».
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Nel frattempo, continuano ad arrivare a diverse Iassociazioni di consumatori segnalazioni da parte di utenti che denunciano l'"attivazione automatica", su smartphone con sistema operativo Android, di "servizi legati al Covid-19". Non si tratta, però, dell'app ufficiale "Immuni", pertanto esperti di cybersecurity sono già al lavoro per cercare di chiarire la questione.
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