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Torrente Jesce, al via la gara d’appalto per i lavori di risanamento e sistemazione idraulica

La Redazione
Enzo Colonna
Il consigliere Enzo Colonna: «Grande risultato dopo anni di lavoro»
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E’ stato pubblicato ieri, nella Gazzetta Ufficiale n. 72 del 24 giugno u.s., il Bando di Gara del Consorzio di Bonifica “Terra d’Apulia” finalizzato all’affidamento dei lavori di risanamento e sistemazione idraulica del Torrente Jesce che, come noto, attraversa per diversi chilometri il territorio di Altamura.

A darne comunicazione è il consigliere regionale Enzo Colonna.

«Si tratta, ricordo, di un intervento molto atteso grazie al quale saranno affrontati i problemi legati alla stagnazione delle acque e agli straripamenti, che negli ultimi anni, più volte (specie dopo copiose precipitazioni), hanno causato danni e disagi in particolare a proprietari e operatori economici delle contrade Carpentino-Barone e Murgia Catena, nel territorio di Altamura, lungo la strada per Laterza».

La gara si svolgerà in modalità telematica, attraverso il portale dedicato al Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione – MEPA. Il termine ultimo per la presentazione delle offerte è fissato alle ore 12:00 del 31 agosto prossimo.

L’importo complessivo dei lavori posto a base di gara è pari a 4 milioni e 897 mila euro e gli interventi previsti riguardano:

– la sagomatura della sezione del canale, per il tratto compreso tra la masseria De Mari e la Strada Provinciale n. 41, per una lunghezza di circa 4,3 km;

– la demolizione degli attraversamenti esistenti che sono risultati idraulicamente insufficienti al transito delle portate esigue di acqua o in cattive condizioni di manutenzione, e la loro ricostruzione in modo da evitare che i deflussi interessino il piano viario;

– il supporto tecnico operativo al Consorzio nel corso dell’esecuzione delle attività di esproprio e di frazionamento consistente in rilievi, tracciamenti e picchettamenti mediante l’impiego di idonea strumentazione e personale tecnico.

La durata complessiva dei lavori è stimata in un anno.

L’appalto sarà aggiudicato sulla base del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, individuando la migliore proposta per il rapporto qualità/prezzo.

Grande importanza, tra i criteri di valutazione dell’offerta tecnica, riveste quello relativo alle proposte migliorative (rispetto al progetto posto a base di gara) per mitigare le interferenze con le componenti ambientali esistenti, per il miglior inserimento possibile dell’opera nel contesto naturalistico e paesaggistico e per ottimizzare il monitoraggio ambientale.

«Siamo, quindi, all’ultima tappa di un articolato procedimento tecnico e amministrativo (su cui ho aggiornato, nel corso di questi anni, passo dopo passo) che ha visto numerosi incontri, riunioni, pareri, atti e una positiva interlocuzione tra tutte le amministrazioni coinvolte (a partire da Regione, Consorzio, Comune) con comitati di titolari di aziende e terreni delle zone interessate e associazioni ambientaliste. Questi serrati confronti (ricordo, in particolare, uno svolto durante un sopralluogo con operatori e residenti, tecnici pubblici, comitato regionale via, lungo il tratto del torrente interessato dai lavori) hanno anche portato ad una opportuna revisione del progetto originario limitandone, da un lato, gli impatti su un’area di straordinaria bellezza e di grande interesse storico, ambientale e paesaggistico e, dall’altro, i costi» – commenta ancora il consigliere regionale.

«Quello attraversato dal Torrente Jesce è – commenta ancora Colonna – un territorio particolarmente delicato e significativo: presenta un prezioso habitat naturale (in particolare la zona Murgia Catena), rilevantissimi siti archeologici e storici (via Appia, Masseria Jesce, antichi insediamenti rupestri e ipogei come quelli di Pisciulo), una serie di masserie e attività agrituristiche, un importante e moderno insediamento industriale, al confine tra Puglia e Basilicata, in cui operano anche aziende del settore agroalimentare».

«Per questo importante intervento, ricordo, la Regione Puglia ha stanziato, a fine 2016, 8.800.000 euro (a valere sul POR Puglia 2014-2020), un impegno finanziario che, all’esito della rimodulazione del progetto, è stato portato a 7,7 milioni di euro, di cui poco meno di 5 milioni saranno utilizzati per i lavori, mentre la residua parte è destinata a far fronte a indennità d’esproprio, oneri di sicurezza, progettazione, imposte, ecc..».

«Dunque, è finalmente a portata di mano il raggiungimento di un obiettivo strategico per la salvaguardia del nostro territorio, perseguito nel corso degli ultimi anni. Ringrazio – si legge a margine della nota inviata in Redazione – il Presidente della Regione Michele Emiliano e l’Assessorato regionale alle Infrastrutture per aver inserito l’opera nella programmazione regionale. Ringrazio il Comune di Altamura per aver contribuito al raggiungimento di questo importante risultato. Ringrazio, per il grande e complesso lavoro, i commissari, i direttori e il personale della struttura tecnica e amministrativa del Consorzio di Bonifica “Terre d’Apulia”, in particolare, negli ultimi tempi, il direttore dell’area programmazione ing. Marta Barile (che svolge anche la funzione di responsabile unico del procedimento). Con tutti loro, in questi anni, ho avuto costanti colloqui, di sollecitazione e di supporto, facendomi interprete delle esigenze del territorio».

giovedì 25 Giugno 2020

(modifica il 27 Giugno 2022, 15:25)

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