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Il vaccino antinfluenzale protegge anche dal coronavirus

La Redazione
Vaccino Antinfluenzale
Quest'anno il virus influenzale circolerà contemporaneamente al SARS-CoV-2 (Coronavirus) e questo rende la vaccinazione contro l'influenza ancora più importante
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L’influenza è una malattia respiratoria acuta causata da virus influenzali che ogni uomo sperimenta più volte nel corso della propria esistenza e che si diffonde nel mondo in epidemie annuali. Anche se viene sottovalutata e considerata un banale malanno di stagione, l’influenza può fare molti danni specie in alcuni soggetti a rischio (popolazione anziana o chi soffre di altre patologie) tant’è vero che in Italia rappresenta la terza causa di morte per patologia infettiva dopo l’Aids e la tubercolosi. Per i pazienti cardiopatici o per chi è a rischio di malattie cardiovascolari, o è già malato o presenta diversi fattori di rischio, la presenza del virus che si replica nell’organismo può essere causa di trasformazioni potenzialmente molto pericolose. Esiste infatti una ‘relazione pericolosa’ fra infezioni respiratorie ed eventi cardiovascolari. Numerose ricerche hanno dimostrato un’efficacia della vaccinazione antinfluenzale nella riduzione del rischio di infarto di circa il 30 per cento, in pazienti ad elevato rischio cardiovascolare.Da queste osservazioni giungono le raccomandazioni della Società europea di Cardiologia (ESC), che segnala come in chi soffre di patologie coronariche l’efficacia della vaccinazione antinfluenzale per la prevenzione delle recidive risulti praticamente simile a quella della terapia farmacologica.

Il vaccino contro l’influenza è uno strumento in piùn per proteggere il cuore durante una stagione che lo vede nparticolarmente a rischio, per almeno 4 motivi legati alla pandemia nda coronavirus: chi soffre di malattie cardiovascolari durante la npandemia deve affrontare maggiori difficoltà a gestire visite di ncontrollo e ricoveri; in secondo luogo, rientra nella fascia più a nrischio di sviluppare forme gravi di infezione da Sars-Cov-2; inoltre, nla paura del coronavirus ha già portato a un calo degli accessi al npronto soccorso di pazienti cardiopatici con infarto in corso; infine, nl’attacco del virus può scatenare l’insorgenza di patologie cardiache nanche in persone in buone condizioni di salute. Essendo ancora attiva lan pandemia da COVID-19, la vaccinazione contro i virus influenzali ncircolanti nella stagione autunnale-invernale 2020/2021 riduce al minimon il rischio di confonderla con l’infezione da Coronavirus che ha nsintomi, soprattutto nelle fasi iniziali, molto simili se non uguali a nquelli dell’influenza.

L‘obiettivo della campagna vaccinale. di quest’anno è quello di garantiren una buona copertura che abbassi nettamente la circolazione del virus e nper fare questo bisogna raggiungere almeno il 75% delle persone a nrischio.Avere l’influenza predispone a forme più gravi di Covid (in cason di contagio) e avere un fisico debilitato dall’influenza rende più nsuscettibili all’ingresso del coronavirus nel nostro corpo. Il vaccino antinfluenzale riduce le morti per Covid grazie alle difese immunitarie rafforzate.Ultimo,n ma non da meno, vaccinarsi aiuta i medici a capire dai sintomi quale nmalattia una persona possa aver contratto. Iniziano ad arrivare i nvaccini antinfluenzali nelle regioni italiane. La campagna per la nprevenzione della malattia stagionale parte ad ottobre un po’ ovunque. nQuest’anno si è investito molto per farla perché si teme di confonderla ncon il Covid e quindi si ritiene necessario ridurre al minimo i casi. In base alla circolare di giugno del ministero alla Salute hanno diritto al vaccino gratuito quest’anno, a causa dell’emergenza COVID-19: soggetti con età compresa da 60 a 64 anni; bambini oltre i 6n mesi di età ( Il ministero ha dato anche la possibilità di estendere lan raccomandazione del vaccino, e quindi la gratuità, ai bambini da 6 mesin a 6 anni); ragazzi e adulti affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze, come ad esempio: malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio (ad esempio l’asma o la Broncopneumopatia Cronico Ostruttiva-BPCO); malattie dell’apparato cardio-circolatorio</span>;n diabete mellito e altre malattie metaboliche (inclusa l'obesità); ninsufficienza renale e surrenale cronica; malattie del sangue e alcune nforme di anemia ereditaria</span>; tumori; malattie correlate a deficienza immunitaria (ad esempio l’infezione da HIV); malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinale (ad esempio il Morbo di Crohn); patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici</span>; patologie associate a un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorien (ad esempio le malattie neuromuscolari); malattie croniche del fegato; ndonne che all’inizio della stagione epidemica si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza</span>;n bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con aspirina a nrischio di Sindrome di Reye (una patologia molto rara ma potenzialmente nletale che causa infiammazione ed edema cerebrale e degenerazione nepatica.

La causa della sindrome di Reye è ignota, ma la malattian può essere innescata da un’infezione virale e dall’uso di aspirina in ncaso di infezione influenzale; individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti; familiari e contatti (adulti e bambini) di soggetti ad alto rischio di complicanze (indipendentemente dal fatto che il soggetto sia stato o meno vaccinato). Sin può richiedere il vaccino direttamente al medico di famiglia, al quale nle Asl consegnano le scorte di vaccino necessarie per i suoi assistiti nfragili. Il ministero ha previsto che una volta vaccinate le persone nritenute a rischio, le dosi che avanzeranno potranno essere distribuite nsempre gratuitamente a chi non rientra nelle categorie protette. Tutti in soggetti a rischio e non solo questi, dovrebbero vaccinarsi appena il vaccino è disponibile ovveroin autunno, a partire dalla seconda dimetà ottobre. In genere il picco di influenza si verifica fra novembre e gennaio, ed è questo il periodo in cui la vaccinazione potrebbe dare il massimo effetto protettivo; da gennaio in poi l’influenza diventa meno probabile e il vaccinon meno indicato. L’Aifa, l’Agenzia italiana per il farmaco, ricorda che nla protezione indotta dal vaccino comincia circa due settimane dopo la nvaccinazione e perdura per un periodo di sei/otto mesi per poi ndecrescere.La campagna proseguirà almeno fino a tutto il mese gennaio n2021 senza interruzione prevedendo anche ulteriori iniziative di offertan della vaccinazione gratuita anche a tutte le altre fasce di età.

Lan Regione Puglia ha già provveduto all’acquisto di 2.100.000 dosi di nvaccino antinfluenzale per la campagna 2020-2021, il cui avvio nquest’anno è stato anticipato al mese di ottobre rispetto agli anni npassati quando la distribuzione veniva garantita a partire dall’inizio ndel mese di novembre. Questa scelta è stata operata al solo fine di ndistribuire meglio il carico di attività gravante sulla rete di ndistribuzione del vaccino, sui medici e sugli operatori sanitari”.

An queste dosi devono aggiungersi circa 40.000 dosi ordinate dalle Azienden Ospedaliero-Universitarie, dagli Istituti di Ricovero e Cura a nCarattere Scientifico pubblici per la vaccinazione dei propri operatori nsanitari. La stagione influenzale 2020-2021, sarà caratterizzata ndalla contemporanea circolazione di virus influenzali e SARS-CoV-2. Il nMinistero della Salute, con Circolare n. 19214 del 4 giugno 2020,“Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2020-2021”,n raccomanda e sottolinea l’importanza della vaccinazione antinfluenzale,n in particolare nei soggetti a rischio di tutte le età, per semplificaren la diagnosi e la gestione dei casi sospetti, considerata la somiglianzan dei sintomi tra Covid-19 e Influenza. Il Ministero inoltre, ribadisce nla priorità della vaccinazione anti-pneumococco per le categorie nvulnerabili. Questo vaccino contro le polmoniti è particolarmente adatton per alcune categorie che sono più esposte ai rischi al polmone e agli nattacchi del coronavirus: gli over 60 e uomini e donne che soffrono di malattie croniche, o respiratorie, cardiovascolari e diabete. Len stesse categorie più esposte agli attacchi del coronavirus. La nvaccinazione antinfluenzale annuale è la migliore arma a nostra ndisposizione per limitare le complicazioni dell’influenza e per ridurre nla sua diffusione: chi si vaccina fa del bene a sé, perché non si nammala, e agli altri, perché non diffonde la malattia.

In vaccini sono un gesto di amore per i propri figli e per i più deboli. nChi li omette senza motivo è un pericoloso irresponsabile. (Roberto Burioni)

venerdì 16 Ottobre 2020

(modifica il 27 Giugno 2022, 15:00)

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