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La lettera aperta scritta dai Docenti a seguito della scomparsa del collega Giovanni Cupertino

La Redazione
Giovanni Cupertino
I decesso a causa del Covid del Prof. Giovanni Cupertino, i docenti chiedono maggiore tutela.
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Riceviamo e pubblichiamo.

Punto della situazionen

Oggi 28 novembre 2020 ci ritroviamo a piangere la scomparsa di un collega il Prof. Giovanni CUPERTINO,ndocente di Tecnologia presso una scuola secondaria di Primo Grado “Padre Pio” in Altamura.n

Noi Colleghi siamo oggi di nuovo costernati nell’aver appreso che il contagio è avvenuto a scuola.n

Evitiamo di scrivere questa per unirci al cordoglio della famiglia perché lo siamo già, questa lettera non è pernesprimere quanto in privato stiamo facendo tutti.n

Siamo affranti e stanchi di fronte alla evidenza che il consenso oggi si giochi sull’apertura o meno delle scuole,nperché forse il peso delle famiglie, che ultimamente è aumentato in termini numerici e di voti, è più di quellondei lavoratori del comparto?n

Apprendiamo con inquietudine che le famiglie dell’istituto interessato si sono rifiutate di osservare un giornondi lutto, con conseguente sospensione delle lezioni, pretendendo si facesse comunque lezione in presenza.n

Ecco a cosa siamo arrivati. Ecco cosa siamo diventati. Domani ci rifiuteremo di osservare un lutto cittadinonper un morto per mafia? Di rispettare ogni vita umana a prescindere se essa sia stata di un uomo comune ondi un “influencer”?n

Purtroppo il collega non era Maradona, ma era sicuramente un vero campione, come lo siamo tutti noi,nDocenti, Dirigenti, ATA, Educatori. Campioni ogni giorno perché sempre in affanno, sempre in sacrificio,nimmolati in nome di un sacro fuoco che non si spegne, ma che oggi la società non riconosce più, complicinanche le decisioni politiche degli ultimi venti anni; complici, perché no, anche il senso di inadeguatezza e dinservilismo di molti colleghi spaventati e disorientati da decenni di norme poco chiare e spesso discordanti.n

Potremmo elencare mille cause che hanno portato allo spegnersi di una vita: le distrazioni strumentali dellenboutade estive riguardanti lezioni in cinema, in b&b, in teatri, in parchi e tante altre esternazioni chensapevamo in cuor nostro essere false; abbiamo assistito al progressivo ridursi della distanza di sicurezza senzanavere il coraggio di mettere mani su opere tese a rendere fruibili i beni riferibili al demanio inutilizzato, plessine caserme dismesse, padiglioni espositivi e altro per collocare aule che rispettassero le norme minime sullendistanze. Abbiamo assistito ad un abbassamento “finzionale” delle stesse distanze per sopperire a carenzensui trasporti, sulla logistica in senso lato.n

Oggi noi docenti siamo di nuovo al fronte, con responsabilità penali che ricadono anche sui Dirigenti che voinavete “legato” a effettuare solo i compiti scelti dall’alto. Non siamo oggi a chiedere un aumento dinretribuzione (cosa che peraltro ci starebbe vista la media europea), non siamo oggi a richiedere indennità dinrischio (cosa alquanto legittima visto il concreto assembramento che si crea in classe), non siamo oggi anchiedere FFP2 per i docenti che operano quotidianamente in situazioni limite (anche se ci rimettiamo di tascannostra comprandole); siamo a chiedere OGGI E SEMPRE invece RISPETTO ISTITUZIONALE dovuto dallenistituzioni nei confronti di PUBBLICI UFFICIALI nello svolgimento del loro compito istituzionale, RISPETTO pernle vite e le famiglie dei docenti, RISPETTO per un mondo di lavoratori che è alla mercè di chiunque si senta inndiritto di parlare (anche di un ministro dei trasporti che pur di avere visibilità parla di lezioni la domenica),nRISPETTO per la nostra intelligenza e per i RAGAZZI con i quali tanto vi riempite la bocca, perché unan“trattenuta Brunetta” e un limite di assenze del docente ammalato pari a quello della trattenuta, non sononfunzionali alla didattica, SERVONO SOLO A RISPARMIARE SPICCIOLI SULLA PELLE DEL DOCENTE E SPICCIOLInSULLE NOMINE DI SUPPLENTI BREVI CHE NON VENGONO EFFETTUATE!n

Di questo siete colpevoli VOI, non vi permettiamo di scaricare le colpe sui docenti che non svolgono il loronlavoro, non accettiamo più supinamente questo stillicidio sociale e mediatico, soprusi e abusi non soloncontrattuali ma di semplice DIGNITA’ nei confronti di PERSONE che offrono la propria vita e anche il propriontempo libero per far funzionare una ISTITUZIONE CHE NON SIETE IN GRADO DI TUTELARE E DI PRESERVARE.n

CHIEDIAMO A LIVELLO NAZIONALE MONITORAGGIO PER TUTTI I LAVORATORI DI COMPARTO OGNI DUEnSETTIMANE, TAMPONI RAPIDI E DPI ADEGUATI (FFP2).n

Il ministero ha volutamente interrotto il monitoraggio dei contagi a scuola, forse per non ammettere che sinstava perdendo la battaglia contro il virus su quel terreno minato? Per disperdere i dati nel mare magnumndei numeri complessivi?n

Se siamo “in guerra” lo siamo tutti e tutti devono essere informati del valore del “nemico” ed essere tutelati.n

In queste aree geografiche abbiamo un indice di contagio altissimo, il numero dei contagiati ha superato dinmolto la media della provincia rispetto alla popolazione residente. Il Sindaco ha avuto coraggio nel prenderenuna decisione sofferta.n

Ecco noi chiediamo che le decisioni siano assunte con chiarezza a livello nazionale e sovracomunale, unanordinanza come le ultime pugliesi non hanno senso, sono l’emblema del cerchiobottismo; noi oggi, in nomendi tanti colleghi che sono scomparsi e che ancora combattono contro il virus, CHIEDIAMO soprattutto che lanscuola sia tutelata come non mai. Si compiano azioni serie e non passerelle, noi nelle scuole l’educazione allansalute la facciamo da anni e anche l’educazione alimentare, quindi risparmiateci le sfilate mediatiche en

cercate di operare sul campo. La scuola non è una diretta facebook o una merce di scambio. La scuola è ilnfuturo, ma non può esserci futuro senza salute e senza vita.n

lunedì 30 Novembre 2020

(modifica il 27 Giugno 2022, 14:50)

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