Cronaca

La Puglia in fiamme, il 60% degli incendi è di origine dolosa. In fumo 200 ettari a Gravina

La Redazione
La Puglia in fiamme
In questi giorni un vasto incendio ha interessato una grossa porzione di terra nei pressi di Gravina in Puglia, colpendo anche il bosco Difesa Grande, un'area naturale protetta considerata il "Polmone verde di Gravina".
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Un'estate segnata dagli incendi quella pugliese. Secondo i dati riportati da Coldiretti Puglia si stimano il 40% degli incendi in più rispetto al 2020. 
nLa cosa che preoccupa maggiormente è che la maggior parte di questi incendi si stima sia causato volontariamente. In questi giorni, un incendio di grandi dimensioni ha interessato una grossa porzione di terra di quasi 200 ettari nei pressi di gravina, colpendo anche il bosco Difesa Grande, un'area naturale protetta, considerato il "polmone verde" di Gravina. Per domare l'incendio ci sono volute più di 36 ore e un grosso intervento da parte dei Vigili del Fuoco arrivati da diverse città pugliesi, personale Arif, Polizia locale, Protezione civile comunale e i carabinieri Forestali. Sono inoltre intervenuti nel pomeriggio di ieri fino a sera due canadair e due fire boss per lanci d'acqua dall'altro sulle lingue di fuoco. Il sindaco di Gravina in Puglia, Alesio Valente, sulla sua pagina social ha denunciato il fatto, puntando il dito verso i piromani "Vandali e piromani hanno lanciato la sfida: ce la metteremo tutta per fermarli. Vigliacchi".
nQuesti incendi oltre a provocare gorssi danni ambientali, crano disagi a tante aziende agricole che subiscono importanti perdite economiche.
nAi danni diretti all’agricoltura – spiega la Coldiretti regionale – si sommano quelli all’indotto come la raccolta della legna, dei piccoli frutti e dei funghi con un impatto anche sul turismo. Serviranno almeno 15 anni per ricostruire i boschi e la macchia mediterranea distrutti dalle fiamme.
nNelle aree bruciate – sottolinea la Coldiretti regionale – saranno impedite anche tutte le attività umane tradizionali e la scoperta del territorio da parte di decine di migliaia di appassionati. Se certamente il divampare delle fiamme è favorito dal clima anomalo, a preoccupare – continua la Coldiretti regionale – è proprio l’azione dei piromani con il 60% degli incendi che si stima sia causato volontariamente. La pioggia – sottolinea la Coldiretti regionale – è attesa per combattere la siccità nelle campagne ma per essere di sollievo deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali, soprattutto con precipitazioni violente, come quelle che sono avvenute al nord, provocano danni poiché i terreni non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento provocando frane e smottamenti.

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La Coldiretti ha elaborato un decalogo per combattere gli incendi. La prima regola per non causare l'insorgenza di un incendio è quella – afferma la Coldiretti Puglia – di evitare di accendere fuochi non solo nelle aree boscate, ma anche in quelle coltivate o nelle vicinanze di esse, mentre nelle aree attrezzate, dove è consentito, occorre controllare costantemente la fiamma e verificare prima di andare via che il fuoco sia spento. Soprattutto nelle campagne – precisa la Coldiretti – non gettare mai mozziconi o fiammiferi accesi dall'automobile e nel momento in cui si è scelto il posto dove fermarsi verificare che la marmitta della vettura non sia a contatto con erba secca che potrebbe incendiarsi. Inoltre – continua la Coldiretti Puglia – non abbandonare mai rifiuti o immondizie nelle zone di campagna o boscate o in loro prossimità e in particolare, evitare la dispersione nell'ambiente di contenitori sotto pressione (bombolette di gas, deodoranti, vernici, ecc.) che con le elevate temperature potrebbero esplodere o incendiarsi facilmente. Nel caso in cui venga avvistato un incendio – consiglia la Coldiretti regionale – non prendere iniziative autonome, ma occorre mantenersi sempre a favore di vento evitando di farsi accerchiare dalle fiamme per informare tempestivamente le autorità responsabili con i numeri di emergenza disponibili. Dal momento che – conclude la Coldiretti Puglia – un elevato numero degli incendi è opera di piromani o di criminali interessati alla distruzione dei boschi, occorre collaborare con le autorità responsabili per fermare comportamenti sospetti o dolosi favoriti dallo stato di abbandono di campi e boschi.

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Altra arma importante per combattere gli incendi è sicuramente quella del "fuoco prescritto", una proposta di legge approvata lo scorso 27 luglio dal Consiglio regionale.

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venerdì 30 Luglio 2021

(modifica il 27 Giugno 2022, 13:31)

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