Arresti domiciliari per Donato D’Agostino, amministratore della omonima società barese di forniture chimiche, e del chimico Francesco Loliva responsabile del laboratorio interno. Le accuse del pm Claudio Pinto, sulla base di una perizia dell’Istituto Superiore di Sanità, sono turbativa d’asta, frode in pubbliche forniture e truffa aggravata e continuata in danno di Acquedotto Pugliese.
Secondo la Procura le forniture di cloro per i potabilizzatori di Aqp sarebbero state truccate, con un prodotto destinato in realtà ad utilizzi industriali.
L’operazione condotta dal Nucleo di Polizia economico finanziaria della Finanza di Bari – chiamata “Labarraque” – è partita dalla denuncia di un concorrente della Chimica D’Agostino.
Il gip Abbattista ha disposto il sequestro di 1,1 milioni di euro ritenuti profitto del reato.
Per quattro dipendenti Aqp la Procura ha chiesto l’interdizione. Il gip deciderà dopo l’interrogatorio. Aqp risulta parte lesa.