In occasione del bicentenario della stesura de “L’infinito” di Giacomo Leopardi, il Movimento Culturale Spiragli organizza, con il patrocinio del Centro Nazionale di Studi Leopardiani e con quello del Comune di Altamura, un ciclo di incontri dal titolo “Orizzonte Infinito”, il cui scopo è quello di favorire un lavoro di rilettura e di riflessione su una delle poesie più lette, commentate e imparate a memoria della letteratura italiana. Una poesia che in pochissimi versi (quindici appena) racchiude mirabilmente il dramma dell’uomo al cospetto del sentimento del tempo e la conseguente sua consapevolezza dell’inconciliabilità tra storia e infinità.
Gli appuntamenti, che si susseguiranno con cadenza mensile a partire dal 28 dicembre 2018, si svolgeranno prevalentemente presso l’Antica Tipografia Portoghese di Altamura, suggestivo luogo della memoria di una comunità intera e Museo dell’Arte Tipografica, in lizza per divenire “Luogo del Cuore” FAI (Fondo Ambiente Italiano). La biblioteca del Liceo Scientifico “Federico II di Svevia” ospiterà, invece, i filologi Marcello Andria e Paola Zito che, partendo dalla presentazione del loro volume dal titolo “Leopardi bibliografo dell’antico”, racconteranno gli oltre trentacinque anni trascorsi a studiare i manoscritti del poeta recanatese.
Sempre presso l’Antica Tipografia Portoghese, infine, verrà inaugurata il 22 marzo 2019 la mostra, dall’omonimo titolo della rassegna, dell’illustratore Beppe Giacobbe.
Questo il dettaglio degli incontri:
28 dicembre 2018, Antica Tipografia Portoghese, ore 19.30, ingresso gratuito
Michele Santeramo, Di qua dall’infinito
Flavio Bucci, Tracce di infinito
con Pascal Zullino
25 gennaio 2019, Antica Tipografia Portoghese, ore 19.30, ingresso gratuito
Arnaldo Colasanti, L’infinito compiuto
8 febbraio 2019, Biblioteca Liceo Scientifico “Federico II di Svevia”, ore 10.00, partecipazione riservata a studenti e docenti
Marcello Andria e Paola Zito, Leopardi bibliografo dell’antico
22 febbraio 2019, Antica Tipografia Portoghese, ore 19.30, ingresso gratuito
Claudio Damiani, L’infinito in noi
22 marzo 2019, Antica Tipografia Portoghese, ore 19.30, ingresso gratuito
Beppe Giacobbe, vernissage della mostra “Orizzonte Infinito”
I PROTAGONISTI
Flavio Bucci, attore. Ha frequentato la Scuola del teatro Stabile di Torino. Ha esordito nel cinema nel 1971 con “La classe operaia va in paradiso” di Elio Petri. Ha raggiunto il successo nel 1978 con la produzione televisiva “Ligabue” diretta da Salvatore Nocita. Nel corso della sua carriera oltre ad aver partecipato a numerose produzioni teatrali (molte delle quali da lui anche scritte) e cinematografiche ha lavorato nel doppiaggio e ha prodotto alcuni film tra cui il primo lungometraggio di Nanni Moretti “Ecce Bombo” (1978). In televisione è stato tra i protagonisti di “Quer pasticciaccio brutto de Via Merulana” (1982) di Piero Schivazappa, “I promessi sposi” (1989) di Salvatore Nocita e la prima edizione de “La Piovra” (1984).
FILMOGRAFIA
1971 – La classe operaia va in Paradiso – Attore – Operaio
1971 – L’amante dell’Orsa Maggiore – Attore
1973 – La proprietà non è più un furto – Attore – Total
1974 – I giorni della chimera – Attore
1975 – L’ultimo treno della notte – Attore – Blackie
1976 – Dove volano i corvi d’argento – Attore
1976 – La Orca – Attore – Gino
1976 – L’Agnese va a morire – Attore – Il pugliese
1977 – Suspiria – Attore – Daniel
1977 – Ligabue – Attore – Ligabue
1978 – Circuito chiuso – Attore – Il sociologo
1979 – Gegè Bellavita – Attore – Gennaro
1979 – Ammazzare il tempo – Attore
1980 – Uomini e no – Attore – Enne 2
1980 – Maledetti, vi amerò – Attore – Riccardo detto ‘Svitol’
1981 – Matlosa – Attore – Il Matlosa
1981 – Il marchese del Grillo – Attore – Fra’ Bastiano
1982 – Der Zauberberg – Attore – Ludovico Settembrini
1983 – Sogno di una notte d’estate – Attore – Oberon
1984 – La Piovra – Attore – Don Manfredi
1985 – La donna delle meraviglie – Attore – Astolfo
1985 – Le due vite di Mattia Pascal – Attore – Terenzio Papiano
1985 – Tex e il Signore degli Abissi – Attore – Kanas
1987 – Com’è dura l’avventura – Attore – Missionario
1987 – Secondo Ponzio Pilato – Attore – Erode Antipa
1987 – Il giorno prima – Attore
1987 – La posta in gioco – Attore – Gulli
1989 – I promessi sposi – Attore
1990 – Gli anni dell’incubo – Attore – Dr. Fleischmann
1992 – Teste rasate – Attore – Riccardo
1992 – Anni 90 – Attore – Professor Moira (“Terapia di gruppo”)
1992 – Amami – Attore – Pagani
1994 – Quando le montagne finiscono – Attore – Bepi Zomegnan
1995 – La dottoressa Giò – Una mano da stringere – Attore
1996 – Fratelli coltelli – Attore – Vannino
1997 – I miei più cari amici – Attore – Botanico
1997 – La dottoressa Giò – Attore
1997 – Frigidaire – IL FILM – Attore – Nat
1998 – Provincia segreta – Attore
1998 – La dottoressa Giò 2 – Attore – Nicotera
1998 – Lucignolo – Attore – Padre di Lucio/Avvocato dell’accusa
1999 – Muzungu – Attore – Vescovo
2000 – Hotel Dajti – Una storia al di là del mare – Attore – Andrea anziano
2001 – Volesse il cielo! – Attore – Uomo angelo
2002 – Lettere al vento – Attore – Kastriot
2003 – Caterina va in città – Attore – Lorenzo Rossi Chaillet
2004 – Il silenzio dell’allodola – Attore – Direttore Del Carcere
2005 – Elio Petri – Appunti su un autore – Attore – Se stesso
2005 – L’uomo spezzato – Attore – Bidello
2006 – Lezioni di volo – Attore – Leone
2007 – Il Divo – Attore – Franco Evangelisti
2009 – Antonio Ligabue: fiction e realtà – Attore – Se stesso
2010 – La scomparsa di Patò – Attore – Arturo Bosisio
2016 – La grande rabbia – Attore – Virgilio
2016 – Tutto può accadere nel Villaggio dei Miracoli – Attore – Armando Lucchi
2016 – Il Vangelo Secondo Mattei – Attore – Franco Gravela
2017 – Tracce di Bene – Attore
2017 – Agadah – Attore – Vecchio Moreno
2017 – Sotto il Segno della Vittoria – Attore – Aristide
Pascal Zullino, attore e sceneggiatore. Frequenta i suoi primi laboratori teatrali a Matera, la sua città natale, dopo il diploma si trasferisce a Roma per frequentare la scuola teatrale La Scaletta dei maestri Antonio Pierfederici e Giovan Battista Diotaiuti. Nel 1985 scrive e dirige il suo primo spettacolo, Diario di un pazzo, tratto dall’opera di Nikolaj Gogol’. Collabora con Giorgio Albertazzi, si trasferisce a Londra dove per un anno lavora a una fiction e poi torna in Italia dove gira il suo primo cortometraggio intitolato Arturo, che vince diversi premi. Nel 2006 scrive ed interpreta Il rabdomante ottenendo diversi riconoscimenti come miglior attore. Fa poi parte del cast dei film Tutto torna e Un giorno della vita, in cui interpreta un ruolo da protagonista. Partecipa al cortometraggio Il signor nessuno, scritto e diretto dal regista Francesco Felli per il format televisivo Tutto in 48 ore, vincendo, tra gli altri, anche il premio come miglior attore. Per la tv ha inoltre lavorato alle fiction Crimini (seconda stagione), Il signore della truffa, Un caso di coscienza 5 e Sorelle. Nel 2015 lo abbiamo visto in Suburra e a fine ottobre è uscito Il Vangelo secondo Mattei, una commedia grottesca noir che lo vede attore e regista.
Michele Santeramo, autore e narratore, vince nel 2011 il premio Riccione per il Teatro con il testo Il Guaritore. Nel 2012 scrive e produce con teatro minimo Storia d’amore e di calcio. Del 2013 è il testo La prima cena. Vince nel 2013 il Premio Associazione Nazionale Critici di Teatro (ANCT). Pubblica nel 2014 il romanzo La rivincita edito da Baldini e Castoldi. Scrive nel 2014 Alla Luce per la regia di Roberto Bacci e la produzione di Fondazione Pontedera Teatro. Vince nel 2014 il premio Hystrio alla drammaturgia. Candidato nel 2014 al premio UBU come Migliore Novità Italiana per lo spettacolo Il Guaritore. Conduce laboratori di drammaturgia.
Arnaldo Colasanti, scrittore e critico letterario, conduttore di spazi culturali su Rai Uno. Condirettore della rivista “Nuovi Argomenti”.
Vincitore del Premio Internazionale Grinzane Cavour (2002) e del Premio Nazionale Cesare De Lollis (2012).
Docente presso l’Istituto Patologia del Libro. Direttore del Festival Babel Les Mots Val d’Aosta.
Direttore artistico della Fondazione Perugia/Assisi per il progetto di Candidatura alla capitale europea 2019.
Fa parte del Consiglio di Amministrazione presso l’INDA, Istituto Nazionale del Dramma Antico, Teatro di Siracusa.
Marcello Andria dirige il sistema bibliotecario dell’Università di Salerno. È autore di contributi editi in riviste di italianistica e di scienze biblioteconomiche e bibliografiche, in cataloghi di mostre e atti di convegni. I suoi interessi di ricerca si sono in prevalenza incentrati sui manoscritti leopardiani conservati a Napoli, dei quali ha portato alla luce negli anni numerosi inediti relativi all’officina dello Zibaldone, a progetti incompiuti, a elenchi di libri e letture.
Paola Zito è docente di discipline del libro e del documento presso il Dipartimento di Lettere e Beni Culturali della Seconda Università di Napoli. Da oltre trent’anni si occupa di storia del libro e dell’editoria di antico regime, con particolare attenzione al rapporto tra produzione libraria ereticale e censura, nonché agli aspetti del paratesto iconografico. Dagli anni Ottanta in poi ha reso noti e interpretato numerosi inediti leopardiani, concernenti prevalentemente liste bibliografiche e appunti di lettura.
Claudio Damiani è nato a San Giovanni Rotondo. Vive a Roma dall’infanzia.
Ha pubblicato le raccolte poetiche Fraturno (Abete,1987), La mia casa (Pegaso, 1994, Premio Dario Bellezza), La miniera (Fazi, 1997, Premio Metauro), Eroi (Fazi, 2000, Premio Aleramo, Premio Montale, Premio Frascati), Attorno al fuoco (Avagliano, 2006, finalista Premio Viareggio, Premio Mario Luzi, Premio Violani Landi, Premio Unione Lettori), Sognando Li Po (Marietti, 2008, Premio Lerici Pea, Premio Volterra Ultima Frontiera, Premio Borgo di Alberona, Premio Alpi Apuane), Il fico sulla fortezza (Fazi,2012, Premio Arenzano, Premio Camaiore, Premio Brancati, finalista vincitore Premio Dessì, Premio Elena Violani Landi), Ode al monte Soratte, con nove disegni di Giuseppe Salvatori (Fuorilinea 2015), Cieli celesti (Fazi, 2016).
Nel 2010 è uscita un’antologia di poesie curata da Marco Lodoli e comprendente testi scritti dal 1984 al 2010(Poesie, Fazi, Premio Prata La Poesia in Italia, Premio Laurentum).
Ha pubblicato di teatro: Il Rapimento di Proserpina (Prato Pagano, nn. 4-5, Il Melograno, 1987) e Ninfale (Lepisma, 2013). Ha curato i volumi: Almanacco di Primavera. Arte e poesia (L’Attico Editore, 1992); Orazio, Arte poetica, con interventi di autori contemporanei (Fazi, 1995); Le più belle poesie di Trilussa (Mondadori, 2000).E’ stato tra i fondatori della rivista letteraria Braci (1980-84). Suoi testi sono stati tradotti in diverse lingue (tra cui principalmente spagnolo, inglese, serbo, sloveno, rumeno) e compaiono in molte antologie italiane (anche scolastiche) e straniere.
Nel 2016 è uscito il saggio La difficile facilità. Appunti per un laboratorio di poesia, Lantana Editore; Di recente pubblicazione (gennaio 2017) il saggio L’era nuova. Pascoli e i poeti di oggi, a cura di Andrea Gareffi e Claudio Damiani, (LiberAria Edizioni).
Beppe Giacobbe, è pubblicato in Italia da RCS, Corriere della Sera, Einaudi, Mondadori, Et al, Orecchio Acerbo, Lazy Dog Press, La Grande Illusion, Chiare Lettere. Laterza.
In Francia da Nathan, Edition du Rouegue, Bayard, La maison est en carton, Courrier International. Seuil.
In USA da Simon & Shuster, Harper Collins, Los Angeles Book Review, Saveur, Washington Post, Wall Street Journal, United Airlines.
In Gran Bretagna da Phaidon, CNN.
IL LIBRO
“Leopardi bibliografo dell’antico” (Aracne edizioni).
Il volume è a cura di Marcello Andria, ora direttore del Sistema Bibliotecario dell’Università di Salerno, e Paola Zito, docente di biblioteconomia e bibliografia all’Università della Campania «Luigi Vanvitelli».
Il volume rende nota una inedita lista autografa, risalente agli anni giovanili del Recanatese (1816-1817), consistente in oltre cinquecentocinquanta titoli di autori antichi, tardoantichi e Padri della Chiesa. Si tratta di una tappa significativa della sua maturazione di filologo, ormai insoddisfatto del posseduto della biblioteca paterna, calato nell’ansiosa ricerca di quanto il mercato librario dell’epoca offrisse di più rigoroso e attendibile alla critica testuale in senso scientifico. A sorreggerlo nell’ardua impresa bibliografica sono gli “archivi del nuovo”, i periodici italiani e stranieri che puntualmente informano delle più recenti e pregevoli edizioni l’intera république des lettres sul piano europeo.