Politica

Scorie nucleari in Puglia: «no» compatto di maggioranza e opposizione in Consiglio regionale

La Redazione
Scorie nucleari.
Ieri nella IV e V commissione si è svolta l'audizione dell'assessora all'Ambiente e tutti i gruppi consiliari hanno ribadito la loro contrarietà alla possibilità che la Puglia possa essere scelta per ospitare il deposito
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In Consiglio regionale è unanime il «no» alla realizzazione di un deposito di rifiuti nucleari in Puglia.

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Ieri nella IV e V commissione, infatti, si è svolta l’audizione dell’assessora all’Ambiente, Anna Grazia Maraschio, e tutti i gruppi consiliari hanno ribadito la loro contrarietà alla possibilità che la Puglia possa essere scelta per ospitare il deposito nazionale.

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«Sul tema dei depositi di rifiuti nucleari nei territori dell’Alta Murgia non si può transigere, né perdere tempo»: così il presidente della commissione Sviluppo economico, Francesco Paolicelli (Pd), a margine della seduta congiunta.

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«Riteniamo, vista la conoscenza del territorio, di poter dettagliare al meglio il nostro 'nò, che non è un 'nò preconcetto, ma è un 'nò assolutamente motivato rispetto a quella che è la nostra storia ma soprattutto rispetto a quello che è il futuro della Puglia», ha evidenziato il capogruppo di "Con Emiliano», Gianfranco Lopane.

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«Un territorio con enormi pressioni ambientali come il nostro non può essere sottoposto a ulteriori carichi. Questa è l'osservazione preliminare da sottoporre tra i motivi ostativi all’individuazione del sito jonico tra quelli considerati», sottolinea il consigliere tarantino del Pd Michele Mazzarano.

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Fratelli d’Italia, invece, invita il governatore Michele Emiliano a «mettere in atto tutte le azioni per evitare che questo scempio possa compiersi». «Del resto – dicono i consiglieri del gruppo di opposizione – a Emiliano che nel Governo ha un suo ministro, Francesco Boccia, e che si dice fortemente amico del premier Giuseppe Conte, non dovrebbe essere difficile raggiungere il risultato di preservare e proteggere la Puglia da simili rifiuti».

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«Individuare Altamura, Gravina e Laterza come siti per lo smaltimento di rifiuti nucleari è come scegliere San Foca per l'approdo della Tap: una decisione incomprensibile che mortifica la volontà e le peculiarità dei territori», sostiene il capogruppo di Forza Italia, Stefano Lacatena.

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Infine, Antonella Laricchia (M5S) chiede «la massima collaborazione istituzionale tra la Regione e i Comuni per dire no alla potenziale localizzazione in Puglia e Basilicata del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi».

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venerdì 22 Gennaio 2021

(modifica il 27 Giugno 2022, 14:35)

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