E’ partita stamattina da Bari la nmobilitazione di Cgil Cisl Uil Puglia per denunciare le gravi condizionin dei servizi socio-sanitari in Puglia e per ristabilire che il diritto nalla salute ed alle cure sia assicurato in modo uniforme in tutto il nPaese e nella nostra regione.“Servono più risorse per sanità e welfare per garantire l’universalità delle prestazioni e la centralità del servizio pubblico – spiegano i Segretari generali di Cgil Cisl Uil regionali, Pino Gesmundo, Daniela Fumarola, Franco Busto – registriamon crescenti criticità che pregiudicano il diritto alle cure all’accesso nalle prestazioni sociali: dalle liste di attesa alla medicina nterritoriale, dal servizio di 118 ai punti di primo intervento, nassistiamo ad un progressivo collasso dei servizi e una crescente ninsoddisfazione dei cittadini in molti casi costretti a ricorrere al nprivato con costi insostenibili o ad alimentare la mobilità passiva nverso altre regioni”.
Sul welfare- dicono i sindacati – le cose non vanno meglio. “Dopon l’approvazione del Piano regionale e delle politiche sociali in Puglia nsono pochissimi gli ambiti che hanno avvito tavoli di confronto con i nsindacati per la definizione dei Piani sociali di zona registrando un narretramento sull’equità dell’accesso alle prestazioni che ricade sulle nfasce più fragili della popolazione. Dal Governatore Emiliano – incalzano i Segretari di Cgil Cisl Uil – cin aspettavamo già dalla riunione di sabato mattina a Bari, forme di ncollaborazione previste dall’accordo che lo stesso Emiliano aveva nsiglato il 12 dicembre del 2016 (due anni fa) con le segreterie dei nsindacati confederali regionali sui temi della sanità. Il risultato è nstato che ci siamo rivisti dopo due anni per sentirci dire che va tutto nbene”.
L’attivo unitario di stamane avvia la mobilitazione in tutte le province con volantinaggi e presidi per informare i cittadini.
Iln 12 dicembre Cgil Cisl Uil Puglia terranno una prima manifestazione nsotto la sede della Giunta regionale a Bari a partire dalle 9:30. “Il Presidente Emiliano – osservano infine Gesmundo e Busto a nome di Cgil e Uil –n farebbe bene ad ascoltare le proposte dei sindacati piuttosto che nesacerbare gli animi dedicandosi alle critiche sui social alla nSegretaria della Cisl, Daniela Fumarola, alla quale va tutta la nostra nsolidarietà“.
La mobilitazione regionale sarà la prima, in nItalia, nell’ambito della Piattaforma nazionale presentata da Cgil Cisl nUil per la riforma del sistema sanitario a 40 anni dalla approvazione ndella Legge 833.