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Ospedale della Murgia. Conca (M5S): «Il primo luglio chiuderà l’unica OBI attiva nella Asl/Ba»

La Redazione
Ospedale della Murgia
Lo dichiara il consigliere del M5S Mario Conca, che denuncia la sperequazione di risorse umane tra gli ospedali di Bari e quello murgiano e, secondo cui, per il governatore Emiliano i pugliesi non sarebbero tutti uguali
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«Mi giunge voce che l’unica Osservazione Breve Intensiva attiva nella Asl di Bari, l’OBI dell’ospedale della Murgia, dal primo luglio (domani ndr) chiuderà per carenza di medici. Infatti, si è passati da 14 agli attuali 11, oltre il primario, che devono far fronte all’estate, alle malattie e alle ferie previste per legge. Ora qualcuno ci dovrà spiegare come si possa gestire un Pronto Soccorso periferico senza osservazione breve, senza filtro territoriale e con pochi letti, ridotti oltremodo con gli accorpamenti vacanzieri. Un altro splendido risultato per cui dobbiamo ringraziare l’assessore alla Sanità Emiliano, per cui, a quanto pare, non tutti i pugliesi hanno lo stesso diritto alla salute».

Lo dichiara il consigliere del M5S Mario Conca, che denuncia la sperequazione di risorse umane tra gli ospedali di Bari e quello murgiano.

«Al Pronto Soccorso dell’ospedale Di Venere, sotto la cui direzione sono passati i medici dell’ormai chiuso ospedale Fallacara di Triggiano – incalza Conca – ci sono 23 dottori, mentre dovrebbero essere 20 per dotazione organica regionale. Tre di queste unità stanno per passare al San Paolo per andare a rimpinguare il già corposo numero di 20/21 medici. È vero che dal Di Venere e dal San Paolo questi professionisti vanno a fare turni aggiuntivi nei Pronto Soccorso di Corato e Terlizzi, ma è altrettanto vero che le Obi lì non sono state mai attivate e, come riportato nel piano di riordino ospedaliero (parte integrante del piano operativo 2015-2018), il nosocomio terlizzese avrebbe dovuto essere chiuso al 31 dicembre 2018 liberando risorse umane per la sicurezza di pazienti e degli operatori, visto che da più di un anno al Sarcone non si fa emergenza e si smantellano progressivamente i reparti».

«A questo – commenta ancora il consigliere regionale pentastellato – si deve aggiungere il fatto che sia difficile reperire medici per l’emergenza urgenza, dal momento che si sta in trincea e non si fa libera professione e per questo ritengo dovrebbero essere pagati di più di tutti gli altri colleghi. So anche che le 104 decimano oltremodo l’esiguo numero, questo è un altro problema, ma la questione principale resta la diversità di trattamento tra Bari e la Murgia. Parliamo di una delle Asl più grandi d’Italia in cui si sta per chiudere l’unica OBI e da Emiliano non abbiamo alcun cenno. L’Assessore viene a tagliare i nastri e a promettere servizi come l’emodinamica. La realtà è però fatta di depauperamento e chiusure temporanee, estive o permanenti come l’ambulatorio di Reumatologia».

martedì 2 Luglio 2019

(modifica il 27 Giugno 2022, 16:35)

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