Politica

Regionali, il governo “impone” la legge sulla doppia preferenza

La Redazione
Elezioni regionali
È toccato al Governo imporre questo meccanismo che garantisce l'equilibrio di genere nei consigli regionali in quanto le Regioni di Michele Emiliano e Giovanni Toti non si erano ancora adeguate
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Alle prossime elezioni regionali in Puglia e in Liguria nelle prossime elezioni regionali si voterà con la doppia preferenza di genere.

A stabilire questa nuova norma è la legge numero 20 del 2016.

È toccato al Governo imporre questo meccanismo che garantisce l’equilibrio di genere nei consigli regionali in quanto le Regioni di Michele Emiliano e Giovanni Toti non si erano ancora adeguate.

La decisione è stata presa durante l’ultimo Consiglio dei ministri.

Come si ricorderà, infatti, a settembre saranno chiamate al voto – oltre Puglia e Liguria – le regioni che ancora non hanno adeguato le loro leggi regionali alla norma nazionale ovvero Piemonte, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Valle d’Aosta e la Provincia autonoma di Bolzano.

“Il cdm ha ‘imposto’ la doppia preferenza alle regioni che non avevano provveduto. Va reso merito al governo, rammarico per i consigli che in 5 anni non sono stati in grado di provvedere”, esulta su twitter il vicesegretario del Pd Andrea Orlando. Nelle scorse settimane in questa direzione si era mossa in particolare la ministra Teresa Bellanova con una lettera inviata al presidente Giuseppe Conte, accogliendo l’appello di Noi rete donne e di un nutrito gruppo di costituzionaliste.

Soddisfazione, in merito, è staa anche espressa oltre che dallo stesso Emiliano anche dagli assessori Gianni Stea (Ambiente) e Totò Ruggeri (Welfare) e dal ministro per Affari Regionali, Boccia.

venerdì 26 Giugno 2020

(modifica il 27 Giugno 2022, 15:25)

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