«Il Governo, senza nemmeno naffrontare il tema nelle numerose riunioni di queste ore, inserisce in nun Dpcm (quello di ieri, ndr) una norma che sembra avere il solo nobiettivo di scaricare sulle spalle dei Sindaci la responsabilità del ncoprifuoco agli occhi dell’opinione pubblica. Questo non lo accettiamo». nnIl presidente Anci, nonché sindaco di Bari e della Città Metropolitana di Bari, Antonio Decaro,n commenta così la disposizione per cui i sindaci potranno decidere la nchiusura, dalle 21, delle piazze o strade in cui è possibile che si ncreino assembramenti, fatta salva la possibilità di accesso e deflusso nagli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni nprivate.
«Ci saranno le Forze dell’ordine a controllare le aree pubbliche nin cui sarà vietato l’ingresso e a riconoscere residenti e avventori dein locali? I cittadini non si sposteranno da una piazza ad un’altra? Nein momenti difficili le Istituzioni si assumono le responsabilità, non le nscaricano su altre istituzioni con cui lealmente dovrebbero collaborare.n I Sindaci sono abituati ad assumersi responsabilità. Vorremmo che tutte le istituzioni facessero lo stesso».
Intanton nel testo dpcm è stato eliminata la parola “sindaci” in relazione alle nchiusure e alle restrizioni anti-movida, ma la sostanza non cambia.
All’art.1n del decreto si legge che “delle strade o piazze nei centri urbani, doven si possono creare situazioni di assembramento, può essere disposta la nchiusura al pubblico dopo le 21”.
«La norma – ammette il ministro ndegli Affari Regionali Francesco Boccia a Rainews24 – è stata smussata. nDetto questo, se c’è un quartiere da chiudere lo decidono i sindaci , i nsindaci sanno che lo Stato è al loro fianco 24 ore su 24, dobbiamo ntornare alla collaborazione massima».